Sono molte le Oasi che da Roma si possono visitare in una giornata usufruendo del servizio bici+treno delle FF.SS, mentre un paio sono addirittura dentro Roma. La cosa interessante è che in molti casi il bici più treno è più veloce e comodo della macchina, perché aggira gli ingorghi delle consolari, sempre ingolfate di traffico nel fine settimana.
Il sabato e la domenica su tutti i treni metropolitani, regionali, diretti e interregionali si possono portare le biciclette anche se sull’orario ufficiale non sono contrassegnati dal simbolo della bici.
Se non ci sono compartimenti appositi, si deve trovare, nelle piattaforme, nei vestiboli, ecc. un posto dove sistemare la bici senza che dia troppo fastidio (ma i treni succitati, nel finesettimana, sono generalmente vuoti) seguendo le eventuali indicazioni del capotreno. Oltre al biglietto, dovete acquistare un biglietto di supplemento bici 24 ore, valido appunto 24 ore da quando lo timbrate, per qualsiasi numero di viaggi. Costa 7.000 lire ed è fatto di 2 parti che devono essere timbrate ambedue. Nei treni attrezzati, specie i diretti per Firenze, Napoli e Pisa, c’è una vettura, in testa o in coda, con uno scompartimento per le bici dotato a volte di ganci a cui appendere la ruota anteriore della bici, che così sta ferma in verticale e occupa meno spazio.
Per ulteriori informazioni:
inviare e-mail a Gruppo Traffico Urbano
oppure
inviare fax 06/84497207 c/o WWF Lazio, Via Allegri, 1 - 00198
Roma -
Roma, Lungotevere delle navi, a pochi metri dalla pista ciclabile Villa Ada - Ponte Risorgimento. Presto verrà completato il collegamento tra la pista ciclabile Tevere Sud e Tevere Nord.
Roma, Villa Ada, appunto. Chi viene da nord deve raggiungere l’ingresso di Via di Ponte Salario e proseguire verso la parte espropriata recentemente dal Comune di Roma. Gli altri possono entrare da via Salaria o via Panama, e raggiungere l’Oasi aiutandosi con le indicazioni presenti ad ogni ingresso (vandali permettendo).
In bici: 13 km Tempo:40’ Dislivello: 100m strada: asfaltata paesaggio:+
Il
treno, attrezzato con compartimento bici, è quello per Napoli che parte da
Termini ogni ora, la stazione è quella di Fondi-Sperlonga (Km 110), il tempo
impiegato è 1 ora e un quarto. Giunti alla stazione, se non ve la sentite di
pedalare, aspettate la coincidenza con l’autobus per Sperlonga: alcuni
pullmann consentono il trasporto bici nel portabagagli. Se no, uscite dalla
stazione e girate a destra, passate il cavalcavia ferroviario e proseguite su
una strada dritta e piatta verso il mare. Il paesaggio sarebbe monotono, ma un
canale artificiale frequentato da gallinelle d’acqua e altri uccelli acquatici
corre lungo la strada, e potete contemplarlo senza rischi mentre pedalate. Dopo
4 km svoltate a sinistra per Gaeta e Sperlonga, la strada si fa più stretta ma
meno trafficata. Ancora tre chilometri e mezzo di pianura in mezzo a campi e
serre e si arriva all’immissione sulla via Flacca (attenzione), andate verso
Sperlonga, la strada è molto trafficata ma per fortuna la banchina vi fa da
perfetta pista ciclabile. A 10,3 km dalla stazione s’incontra il bivio per
Sperlonga. Qui potete scegliere se visitare la città o proseguire in direzione
Gaeta e Villa di Tiberio. In questo caso, dopo una salita lunga ma non ripida
passate un valico all’altezza di un secondo bivio per Sperlonga da cui
uscirete se avrete deciso di passare per la città, e poi in discesa fino al
Museo Archeologico, 200 metri prima di una galleria, nei pressi dell’imbocco
della quale c’è l’accesso al sentiero natura dell’Oasi. A voi la scelta
su cosa visitare prima. Oppure, subito un tuffo nel blu: scendete a mare tramite
la stradina che si dirama appena prima del museo, arrivate con la bici
direttamente in spiaggia, dove potete legarla. Tirate fuori l’asciugamano,
mettetevi maschera e snorkel e siete in acqua, nel mare più pulito del Lazio,
di fronte alla Grotta di Tiberio. 13 km di asfalto da quando avete lasciato la
stazione, 30-40 minuti sui pedali. Siete a 120 km da Roma, in due ore siete
arrivati …
Al ritorno, prima di
lasciare la via Flacca, acquistate la mozzarella locale in uno dei chioschi
lungo la statale e mettetela, ben chiusa, nella sacca della bici..
Periodo consigliato: estate!
In bici: 5 km Tempo: 30’ Dislivello: 50m strada: asfaltata paesaggio:+
Seawatching e macchia mediterranea, sole e scogli. Se le vostre sacche da bici non sono troppo piccole, pinne, maschera, snorkel e asciugamano entrano bene. Diretto Roma Napoli, carrozza semipilota con compartimento bici al seguito. Stazione Minturno-Scauri, l’ultima del Lazio. Raggiungere l’Appia dopo poche centinaia di metri, e pedalare in direzione Formia. Dopo 2 km girate a sinistra, indicazioni per l’Oasi e il porto Romano di Gianola; dopo poche centinaia di metri, strada sterrata a sinistra, in salita, che termina con una barriera per le auto; parcheggiate la bici e percorrete a piedi il sentiero natura in mezzo alla macchia mediterranea, che in 10 minuti vi porta al mare, dove c’è un insenatura di costa rocciosa. L’accesso al mare è presso una piccola spiaggetta sulla sinistra. Tuffatevi, il resto lo scoprirete sott’acqua.
Periodo consigliato: estate!
In bici: 2 km Tempo:10’ Dislivello: zero strada: asfaltata paesaggio:+
Sarebbe servita da una fermata a due passi dall’ingresso, ma nessun treno vi si ferma. Perciò scendere a Ladispoli con la bici e giungere con quella all’oasi. I treni partono generalmente da Termini, il sabato e la domenica tutti i treni portano le bici, da Termini a Ladispoli ci si impiega meno di un’ora. I treni fermano sempre anche a Ostiense (interscambio con FM1 e Metro B che la domenica porta le bici), a Trastevere (interscambio con FM1) e a San Pietro (interscambio con FM3). Giunti a Cerveteri-Ladispoli, dal piazzale della stazione andate lungo il corso fino alla piazza principale di Ladispoli, girate a sinistra e andate dritti per un paio di km (attenzione, molto traffico, ma siete più veloci voi delle auto nell’ingorgo), finché trovate il bivio per via del Bosco di Palo, con il cartello dell’Oasi. Ancora poche centinaia di metri costeggiando il bosco su una strada per nulla trafficata e siete davanti al cancello.
Periodo consigliato: ottobre.
In bici: 7 km Tempo:30’ Dislivello: zero strada: asfaltata e sterrata paesaggio: +
La linea è la Roma-Civitavecchia, la stazione è Marina di Cerveteri (bar con biglietti), dove fermano anche tutti i diretti per Pisa. Raggiungete l’Aurelia (meno di 1 km) e percorretela verso Civitavecchia per 6-7 km, facendo attenzione nei pressi degli svincoli e tenendovi sempre bene sulla destra. Ad un certo punto, dopo aver scavalcato la ferrovia sulla sinistra c’è un cancello con il pannello dell’Oasi. Da lì una strada sterrata in poche centinaia di metri attraverso i campi vi porta al parcheggio e al centro visite nei pressi della riva.
Periodo consigliato: l’estate per le immersioni, i mesi febbraio-aprile per l'osservazione degli uccelli.
In bici: 15 km Tempo:50’ Dislivello: zero strada: asfaltata paesaggio:-
Si trova a ridosso delle piste dell’Aereoporto di Roma, appena a Sud di Fregene. Le linee per raggiungerla sono due, ma conviene prendere la FM1 per Fiumicino Aeroporto (1 treno ogni 15 minuti) e scendere alla penultima fermata, Ponte Galeria: sono validi biglietti e abbonamenti metrebus Roma. Percorrete poche centinaia di metri sulla Portuense verso Fiumicino e imboccata via della Muratella, che percorrerete per 9 km sempre accanto alla ferrovia. All’angolo con alcune ville svoltate a sinistra (viale della Trigolana, lastra toponomastica spezzata), dopo ancora 1 km a sinistra per viale Campo Salino che vi porta a viale dell’Olivetello. Senza possibilità di errore seguite l’asfalto costeggiando una pista aeroportuale. A 11 km dalla stazione (45 minuti) giungete ad un incrocio con semaforo e casa cantoniera: girate a destra su Viale di Porto, la prima strada a sinistra, al semaforo, dopo 1,5 km, è via della Veneziana: costeggiate l’oasi fino ad arrivare al cancello. Per chi proviene dalla stazione di Maccarese-Fregene, percorrere via della Muratella per 500 m, girare a destra su viale delle Tamerici che finisce su Viale di Porto, girare a sinistra, dopo poco più di 1 km s’incontra sulla destra via della Veneziana e l’oasi.
In bici: 3 km Tempo: 10’ Dislivello: zero Strada: asfaltata Paesaggio:-
Linea Roma-Anzio-Nettuno, partenze da Roma Termini e treni con vano bici. Il sabato e la domenica sono deserti. Scendere alla stazione di Lido di Lavinio (54 minuti da Termini, 51 km), e di lì percorrere la strada che porta al mare. Ad un incrocio col semaforo, girare a sinistra per Anzio e l’Oasi WWF (cartelli). Proseguite lungo la SS 601 finché non trovate sulla destra l’ingresso dell’Oasi.
In bici: 5,5 km Tempo: 15’ Dislivello: zero strada: asfaltata paesaggio:-
L’Oasi più
visitata, che non è della nostra associazione, ma della Fondazione Caetani.
Ricordatevi di acquistare i biglietti preventivamente presso la nostra sede del
WWF Lazio (06/84497206). Linea Roma-Formia-Napoli, 1 treno diretto all’ora.
Stazione di Latina Scalo. Prendere la strada per Norma, dopo 2,5 km girare a sinistra
per Ninfa. Altri 3 km e siete all’Oasi.
Nessun dislivello, 36 minuti per 62 km
di treno da Roma Termini a Latina Scalo.
Periodo consigliato: attenzione, l'Oasi è aperta da aprile a ottobre solo 2 fine settimana al mese.
Lazio, al confine con la Toscana. Linea Roma - Pisa, scendere alla stazione di Montalto di Castro. Indicazioni per il Ponte dell’Abbadia, poi WWF.
In bici: 500 m Tempo: 2 minuti Dislivello: zero strada: asfaltata paesaggio:+++
In Toscana, ma a pochi chilometri dal confine con il Lazio. E’ la prima Oasi del WWF. I treni diretti per Pisa (138 km da Roma, partenza ore 10.12) fermano alla stazione di Capalbio alle 11.57. In realtà la bici non è necessaria, l’Oasi è molto vicina alla stazione. Però potreste approfittare per fare un giro sul litorale.
In bici: 4 km Tempo: 15’ Disl.: 50m strada: asfaltata-sterrata paesaggio:+++
In Umbria, da una diga sul Tevere, a 4 km dall’omonima stazione sulla Roma - Firenze. Da Termini un treno diretto ogni due ore porta voi e la bici sul posto in poco più di un’ora. Dalla stazione c’è una pista ciclabile che porta direttamente all’Oasi. Rivolgetevi al centro visite per la visita durante la quale si possono osservare molti uccelli acquatici grazie e capanni veramente ben attrezzati (portate il binocolo). Dopo la visita all’Oasi, potete raggiungere Orvieto con il treno (è la stazione successiva) o pedalando sulla statale. Consigliato un giro in città e intorno alla rupe.
In bici: 2 km Tempo:10’ Dislivello: zero strada: asfaltata-sterrata paesaggio:++
In Toscana, una delle Oasi WWF più famose, con tanti uccelli di palude. Con i treni diretti della Roma - Pisa si arriva in un paio d’ore, scendendo ad Albinia. Dalla stazione guadagnate l’Aurelia e tramite il cavalcavia proseguite verso Roma e Orbetello. Dopo 1 km circa sulla destra una strada sterrata (indicazioni) vi porta ai casali dove partono le visite. Portatevi i binocoli, e fate la passeggiata attraverso i capanni di osservazione.
Finita la visita, riprendete l’Aurelia proseguite verso Orbetello: seguendo le indicazioni delle guardie dell’Oasi, potete andare a visitare il Bosco della Patanella. Continuando sull’Aurelia, potete riprendere il treno alla Stazione di Orbetello.
In bici: 6.5 km Tempo:20 minuti Dislivello: 50 m strada: asfaltata paesaggio:++
Non è un’Oasi WWF, ma un'area protetta regionale nel Comune di Roma. La nuova FM3 Roma-Cesano vi porta a soli 6.5 km dalla città morta: troppi per percorrerli a piedi, giusti per andare in bici.
Il treno parte ogni 15 minuti, domeniche comprese, da San Pietro. In 40 minuti vi porta a Cesano. Bastano un BIT da 1500 lire e un supplemento bici 24 ore (valido per l’andata e per il ritorno) da 7.000 lire. Gli abbonati annuali Metrebus hanno il trasporto gratis della bici, che si può portare il sabato e la domenica. La stazione di Cesano, vostra destinazione, è dotata di biglietteria, giornalaio, bar. Giunti in stazione, Passate il cavalcavia ferroviario e dirigetevi verso sud lungo una strada piatta che costeggia l’area degli impianti di radio Vaticana. Dopo 4 km circa incrociate la Braccianense (attenzione!) e proseguite dritti. Dopo poco vedete prima di una curva il borgo di Santa Maria di Galeria. Continuate lungo la curva a destra in discesa, e dopo poche centinaia di metri sulla destra si dirama in salita una strada sterrata riconoscibile grazie a due grossi pini. Percorretela fino ad un bivio, prendete la strada di destra che continua in piano per 100 metri fino ad aprirsi sulla valle prospiciente Galeria, che avete appena superato. Lasciate qui la bici (legatela!), salite lungo un sentiero tra i rovi sulla sinistra fino a entrare nella città.
In bici: a piacere Tempo: idem Dislivello: zero Strada: sterrata paesaggio: +++
Non è un’Oasi WWF, ma ci assomiglia. FM1 Fiumicino - Orte, treni ogni ora. Scendere alla stazione di Poggio Mirteto, passare il ponte sul fiume Tevere e cominciare a costeggiarne la riva destra sulla strada sterrata. Capanni, osservazione uccelli, aree picnic, centro visite. Un paradiso da raggiungere col TAF di tutti i giorni.
Gruppo Traffico Urbano WWF Lazio