RASSEGNA STAMPA SU TOR MARANCIA
IL CORRIERE DELLA SERA | lunedì 19 febbraio 2001 |
Di GIUSEPPE
PULLARA
Ds, FI e An cercano l' accordo, il commissario Mosino sarebbe pronto
a firmare "compensazioni" per i costruttori Tor Marancia, trattative
segrete L' ipotesi: case ridotte a un quarto e da spostare altrove, allargamento
del parco Tor Marancia, il grande spazio verde (220 ettari) tra il parco dell'
Appia Antica e la Fiera di Roma. Lasciarlo intatto ma recintato (e' proprietà
privata) o consentire un' edificazione parziale aprendone metà al godimento dei
cittadini? Al di là di questa alternativa , i cui corni al momento restano del
tutto incerti, si prospettano nuove soluzioni. La politica ("l' arte del
possibile") si sta muovendo. Messaggi trasversali, trattative riservate e
perfino dichiarazioni ufficiali stanno delineando nuove ipotesi che potrebbero
diventare concrete in tempi brevi. Il commissario straordinario Enzo Mosino, che
ha i pieni poteri sul Campidoglio, risulta disposto a procedere sulla via delle
"compensazioni", ma solo a patto che i maggiori partiti raggiungano l'
accordo. Ds e Forza Italia sono favorevoli a offrire ai proprietari dell' area
la passibilità di costruire altrove lasciandola semi-libera. Una parte di An e'
su questa linea. Verdi e Rifondazione recalcitrano. Si parla della riduzione di
1,9 milioni di metri cubi previsti a mezzo milione: il che faciliterebbe l'accettazione da parte dei proprietari del duplice impegno a aprire i cantieri
altrove e di attrezzare comunque a parco pubblico la gran parte di Tor Marancia.
Ma se le "compensazioni" fossero particolarmente apprezzabili, ci
potrebbe essere addirittura la rinuncia totale all' edificazione. Quanto al
recente parere di "non edificabilità " del sovrintendente
archeologico La Regina, cui è seguita la decisione della giunta regionale di estendere il parco dell' Appia Antica a Tor Marancia, qualificate fonti della
stessa Regione sottolineano che "non è vincolante". Ora il problema
sta nell'individuare i terreni dove trasferire le cubature di Tor Marancia, che
potrebbero tornare a superare i 4 milioni di m3, la quota precedente l' accordo
raggiunto tra Comune e consorzio dei proprietari. Si pensa a zone di
"completamento urbanistico" in periferia, ad aree edificabili non
ancora assegnate e perfino a ambiti verdi tutelati, ancorché solo
"lambiti" dai nuovi insediamenti, cosa che suscita l'allarme degli
ambientalisti. Oggi l'assessore regionale all'Ambiente Marco Verzaschi
incontra i soggetti pubblici interessati alla vicenda di Tor Marancia: i comuni
di Roma, Ciampino, Marino, l' Ente Parco Appia Antica e la commissione Ambiente
della Regione per fare il punto della situazione.
IL CORRIERE DELLA SERA | martedì 20 febbraio 2001 |
Regione, sospensione "tattica" . Tor Marancia, slitta il confronto sul vincolo dell' area
Di GIUSEPPE
PULLARA
Si attende il parere del Comitato
tecnico scientifico sui confini. Già il tema di Tor Marancia e' complicato:
come trasformare 220 ettari di verde privato in parco pubblico? Come compensare
i proprietari dell' area alle spalle della Fiera di Roma della rinuncia a
costruire? In più, il consiglio regionale ne discuterà nel momento più
difficile per trovare una soluzione: la vigilia elettorale, giorni nei quali i
partiti innalzano i loro vessilli e si mostrano "duri e puri ", non
disponibili a compromessi. Alla "Conferenza di indirizzo" tenuta ieri
alla Regione sul destino del comprensorio l'assessore all' Ambiente Marco
Verzaschi (FI) ha preso atto di un articolo della legge 29/97 che istituisce i
parchi regionali e che impone l' espressione "obbligatoria e non
vincolante" del Comitato tecnico-scientifico sui loro confini. Questo
parere deve essere fornito alla Regione entro 45 giorni dalla sua richiesta.
Fatti i conti, si arriverà a un paio di settimane dal voto previsto per fine
aprile/inizio maggio. E' stato Biagio Minucci, dei Ds, a sottolineare l'obbligo
indicato dalla legge, che di fatto allunga i tempi di gestione del "caso
Tor Marancia". A Verzaschi non è rimasto altro che constatare il doveroso
slittamento della discussione in aula della delibera di giunta che estende il
parco dell' Appia Antica al comprensorio di via di Grottaperfetta. La
circostanza sembra aver sorpreso tutti ma in realtà va incontro alle attese di
ogni partito: così si avrà più tempo per trovare una soluzione al rebus.
"Se vogliamo un buon risultato - dice l' assessore - dobbiamo rispettare le
procedure. D'altra parte ora ci sarà da discutere in consiglio temi come
bilancio e regolamento. Alla fine il parco di Tor Marancia si farà, ma
innanzitutto la Regione deve trovare i soldi per gli espropri, se proprio non ci
sarà un' altra via per arrivare allo scopo". Alla riunione di ieri doveva
partecipare, assieme a Verzaschi, alla commissione Ambiente, all' ente Parco
Appia Antica, al rappresentante del comune di Marino, anche quelli del
Campidoglio e di Ciampino che però erano assenti. Il commissario straordinario
di Roma, Mosino, ha preferito non esporsi in un momento "delicato".
Sono in corso, infatti, tentativi riservati al fine di creare tra i partiti una
base di discussione per affrontare al meglio il problema di Tor Marancia. Il
leader dei Ds, Veltroni, intende seguire con una supervisione personale l'argomento. E Morassut, ex capogruppo diessino in Comune, ammette di essere
impegnato ad ottenere un "patto chiaro" tra i soggetti interessati
tendente a difendere al tempo stesso gli interessi ambientalisti e dei
proprietari dei terreni di Tor Marancia, definiti "edificabili" dal
Piano regolatore. Il dirigente di An Fabio Rampelli dice che il suo partito
punta ad un primo obbiettivo: l'approvazione in consiglio dell' estensione del
parco dell' Appia a Tor Marancia. Subito dopo, la Regione dovrà reperire i
fondi per pagare gli espropri onde trasformare il comprensorio privato in area
pubblica. "Quanto a eventuali compensazioni - sottolinea - è affare del
Comune, e Mosino, se se ne vuole occupare, dovrà tener conto di quanto è stato
già concesso ai costruttori proprietari d i Tor Marancia. Noi comunque non
abbiamo posizioni integraliste contro di loro". Rampelli è ottimista: non
vede ostacoli al vincolo su Tor Marancia, "purché non si anteponga il tema
delle compensazioni a quello su vincolo ed espropri".