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TOR MARANCIA: BONELLI INVIA ESPOSTO ALLA COMUNITÀ EUROPEA

(ANSA) – Roma 23 novembre 2000 – Il capogruppo dei Verdi del Lazio Angelo Bonelli ha reso noto di aver inviato alla Comunità europea un esposto per chiedere l’avvio delle procedure d’infrazione contro la Giunta Storace perché non rispetterebbe le direttive sulla Valutazione di Impatto Ambientale per Tor Marancia.
Bonelli sostiene di aver chiesto all’Assessore regionale all’Ambiente Marco Verzaschi di nominare una commissione d’inchiesta pubblica, prevista dalle direttive comunitarie, ma di non aver ricevuto risposta. In secondo luogo, secondo l’esponente Verde, non sarebbe stata considerata la cosiddetta opzione zero, “considerato l’enorme impatto ambientale che la lottizzazione ha sull’ambiente, sul paesaggio e complessivamente sull’assetto urbanistico di quel quadrante”.
“Sino ad oggi – dice ancora Bonelli – nonostante gli impegni precisi presi da Storace e Verzaschi, la commissione di inchiesta non è stata istituita e la VIA sta per essere conclusa senza che le direttive comunitarie siano state applicate”. L’esposto è stato inviato per conoscenza anche al Ministro per le Politiche Comunitarie.

 

TOR MARANCIA: RAMPELLI, BONELLI FACCIA ESPOSTO CONTRO RUTELLI

(ANSA) – Roma 23 novembre 2000 – Consigliamo a Bonelli di fare l’esposto anche contro il Sindaco di Roma Francesco Rutelli e contro l’ex-Assessore regionale all’Ambiente Giovanni Hermanin”. Così il capogruppo regionale di AN, Fabio Rampelli replica al consigliere Verde su Tor Marancia.

 

 

 

 

 

 

LA PAGLIUZZA E LA TRAVE
WWF Roma XI - Roma dicembre 2000

Assistiamo preoccupati ai tentativi di cavalcare la protesta dei cittadini della Circonvallazione Ostiense, nella Circoscrizione XI, da parte di contrapposte formazioni politiche, in questo anticipo di campagna elettorale.
Ci riferiamo alle isteriche fomentazioni delle lamentele dirette contro il progetto di tranvia Piramide-Caravaggio, limitatamente al tratto lungo la suddetta strada, a cui si è recentemente dato spazio anche su alcuni quotidiani. Si è parlato di "distruzione di intero parco", "perdita di prezioso giardino", "stravolgimento dell'equilibrio ambientale del quartiere", “scempio dell'unico polmone verde della zona”, senza saper o voler andare alla radice del problema o dimostrare interesse per una corretta informazione.
Le aree verdi che verrebbero a mancare ci sono ben note, visto che il WWF si occupa ormai da quattro anni del monitoraggio degli spazi vedi pubblici in XI Circoscrizione (le schede relative al 1999 e al 2000 sono disponibili su questo Sito Internet nella sezione Documenti): il "parco" della Circonvallazione Ostiense è in realtà una sorta di spartitraffico di circa 400 metri con qualche panchina e qualche scivolo, dove i bimbi giocano e gli anziani sostano respirando a pieni polmoni i gas di scarico delle automobili e degli autobus che passano a breve distanza. Ma dinnanzi ad un’opera pubblica di accertata utilità, per compensare i cittadini del servizio comunque assolto dall’area in questione, un equivalente spazio verde - verde davvero- si potrebbe realizzare nelle vicinanze. Ad esempio nell'ampia area delle FS lungo Via Capitan Bavastro, ai margini del tracciato ferroviario: peccato però che in quello spazio sia prevista l'edificazione di 400.000 mc di servizi.
Quanto sopra non sta a significare una condivisione del progetto: fin dalla fase di presentazione è stato chiesto direttamente all'Assessore alla Mobilità del Comune di poter visionare gli studi che dimostrino l’effettiva utilità della linea, a prescindere da eventuali futuri insediamenti in zona Tor Marancia: peccato però che non si abbia notizia di alcun rapporto che dimostri che la linea tranviaria sia supportata da quel bacino minimo di 6.000 passeggeri/ora che giustificherebbe l'investimento. Infatti, al contrario del luogo comune che vede il tram come mezzo ecologico per eccellenza, bisogna ricordare che anche una linea tranviaria ha una quota non indifferente di “impatto ambientale” ed è una soluzione estremamente costosa. Non è quindi appropriato abusarne come un placebo per una “cura indiscriminata del traffico”, ma a volte è opportuno ponderare soluzioni alternative.

C'è inoltre il rischio, di cui nessuno ha finora parlato, che questa linea tranviaria vada a sostituire le linee autobus 670 - 716 - 715, facendo quindi mancare la capillarità del servizio, analogamente a quanto avvenuto dopo la realizzazione del tram 8. Per inciso notiamo che tra le varie proteste non sono stati chiesti chiarimenti in tal senso, e nessuno si è preoccupato di darne.
Continuiamo quindi a "leggere tra le righe" un forte legame tra la realizzazione di questa costosa linea finanziata da denaro pubblico e il progetto di espansione edilizia presentato da imprenditori privati nella tenuta di Tor Marancia (2 milioni di mc, circa 20.000 nuovi residenti, un nuovo quartiere di circa duecento palazzi) contro cui si batte da anni il WWF con i Comitati dei cittadini ed altre Associazioni.
Questa contrarietà è dovuta, fra le altre cose, anche alla convinzione che tutta la mobilità nel quadrante Sud - Est di Roma subirebbe le conseguenze della realizzazione del nuovo insediamento, pur dando per scontate le infrastrutture viarie previste (collegamento di Viale Palmiro Togliatti con la Roma-Fiumicino) e quelle a carico dell’operazione urbanistica: infatti gli abitanti dei nuovi quartieri diretti al centro graverebbero comunque sulla Via Ardeatina o su Via Cristoforo Colombo.
Già oggi la situazione su via di Grotta Perfetta e su Via Ardeatina è drammatica, per cui fin da ora i cittadini di quei quartieri avrebbero diritto ad una sorta di collegamento con la rete su ferro: a fronte di questa situazione l’unica infrastruttura prevista è la linea tranviaria Piramide-Caravaggio che non la affronta assolutamente, visto che si ferma a Piazza Caravaggio, proprio dove dovrebbe iniziare l'edificazione di Tor Marancia, e non prosegue verso Roma 70 e Rinnovamento. Anzi per quest'ultimo tratto non si sa nemmeno come trovare i finanziamenti!

Per concludere, ci sembra veramente strano che l'amministrazione pubblica proponga quest'opera a vantaggio di una "città" ancora da realizzare, senza affrontare i problemi del traffico già esistenti nella città e senza considerare le esigenze dei cittadini che già ora vi abitano.

Infine un appello ai cittadini: possibile che siamo in grado di lottare per un fazzoletto di verde sotto casa e non per un parco di 200 ettari a poca distanza e per il futuro della nostra città? Il concetto che dovrebbe passare all'opinione pubblica è che a Tor Marancia non si deve costruire perché a Roma ci sono troppi appartamenti sfitti, perché si tratta di una tipica speculazione edilizia del secolo scorso, perché l'area ha valore in sé, perché è un polmone verde, un lembo di Campagna Romana, un paesaggio di rara bellezza e tutti i cittadini, romani e non, hanno diritto a goderne!
Purtroppo questi argomenti incontrano la sensibilità di pochi: ecco allora l'insistenza sulla mobilità, perché tutti la capiscono immediatamente per le conseguenze sulla nostra vita quotidiana, non le Ville romane del II secolo, i filari di lecci, l'airone cenerino, il granchio d'acqua dolce …