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La rondine in città

Rondine

nido di rondine

La rondine rappresenta il simbolo della stagione primaverile. Il suo nome scientifico (Hirundo rustica) ne indica il legame con la campagna.

Eppure anche in grandi città come Roma non è raro poterle osservare in questo periodo dell’anno, e non solo nelle aree periferiche ma anche in piena città storica, come nel quartiere di Monteverde (F. Bulgarini) o nel quartiere Parioli, (F.Pratesi), non lontano da un piccolo maneggio alle falde della collina di Villa Glori.

Anche nelle aree più vicine al Litorale Romano (Acilia, Casal Balocco, Infernetto) non è infrequente avvistare il simpatico volatile dalle ali nerazzurro, petto bianco, lunga coda biforcuta e collo rosso sangue, caratteristiche che lo distinguono dal più comune rondone.

Castel di Guido e Maccarese sono considerate aree tradizionali di presenza delle rondini, ma qui il legame con la campagna è più evidente essendo assicurato dalla presenza di aziende agricole e pascoli che garantiscono cibo sicuro (una rondine può ingoiare al volo in un giorno fino a 7 mila insetti) ed edifici adatti per al costruzione del nido (stalle, fienili, granai).

Il nido viene realizzato in circa due settimane . Questi volatili tendono a ritornare, dopo aver svernato nei Paesi caldi, nello stesso posto dove hanno nidificato l’anno precedente; quindi è importante che i nidi non vengano distrutti, se vogliamo favorirne la riproduzione e la presenza nelle nostre città.

Da sottolineare che negli ultimi anni vengono segnalati nidi di rondine anche nelle gallerie dei centri commerciali delle grandi città o nei garage delle ville. Ad esempio, nell'iper-cementificato quartiere di Roma 70, a poche decine di metri dal Centro Commerciale Panorama, in un porticato di una anonima palazzina alcune rondini hanno pensato di costruire i loro nidi, appoggiandoli su tubi da riscaldamento.

Adiacenti all'area dell'avvistamento, sono miracolosamente sopravvissuti frammenti di natura quali la Tenuta S Alessio, il Fosso delle Tre Fontane, il Fosso di Tor Carbone, il Parco di Forte Ardeatino. In queste aree le rondini di Roma 70 possono ricostituire quel legame con la campagna, vitale per la loro esistenza.

Pertanto è importante che queste aree verdi residuali si conservino integre e che qualsiasi progetto speculativo sia cancellato per sempre; ciò nella convinzione che il mantenimento dei processi naturali in area urbana non aiuta solo i nostri amici animali ma anche la qualità della vita delle persone.




(testo a cura di Paolo Virgili - foto di M.P. Ferraresi)

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI