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Il Fosso della Cecchignola

L'alveo del Fosso della Cecchignola costituisce un corridoio verde tra la via Laurentina e i confini orientali del Parco dell'Appia: esso rischia di essere distrutto da un progetto di edificazione presso il Colle della Strega e da una strada di collegamento del nuovo quartiere di Cecchignola. Per le sue importanti caratteristiche ambientali l'area è stata inclusa nel progetto di legge regionale di ampliamento del Parco dell'Appia Antica (settembre 2005).

Per difendere l'area, i cittadini si sono da tempo mobilitati, organizzandosi nell'associazione "La Vigna" (di cui pubblichiamo i testi seguenti), nell'associazione Colle della Strega (www.colledellastrega.it) e nell'associazione Ottavo Colle (www.ottavocolle.it).

1. Elementi di interesse storico e naturalistico presenti nel Fosso della Cecchignola

(a cura dell'associazione "La vigna")

L'area in questione rappresenta una miracolosa sintesi di storia e di natura, con la presenza di alcuni elementi tipici dell'Agro romano: dal Castello (o Casale) della Cecchignola, già esistente in epoca medievale, e ristrutturato, come è noto, nelle forme attuali nel XVII secolo dall'Arch. Vasanzio per conto del Cardinale Scipione Borghese, alla torre panoramica parzialmente diroccata, risalente al III° sec. d.C., a tratti di basolato romano, a resti di insediamenti rurali, anch'essi antico-romani, ai campi coltivati a grano e ravvivati in primavera da splendide fioriture, a pascoli bradi, con saltuaria presenza di greggi, a tratti di canneto, macchie e bosco, impreziositi dalla presenza di una ricca vita animale e con frequente visione di bellissimi strati di Tufo, a ricordo dell'antico vulcanismo dei Colli Albani.

Il tutto racchiuso tra la Città Militare e i quartieri Giuliano-Dalmata, Colle di Mezzo, Fonte Meravigliosa-Prato Smeraldo, Cecchignola Sud e Via Millevoi, i cui abitanti, una volta realizzato il Parco, potrebbero facilmente fruire di questo patrimonio naturale incredibilmente sopravvissuto a pochi minuti dalle loro case, immergendosi in un'atmosfera distensiva, priva di inquinamento atmosferico e acustico.

Per quanto riguarda, in particolare, gli aspetti naturalistici, segnaliamo la presenza di essenze rinselvatichite, residuo di antiche coltivazioni abbandonate, come Fichi, Gelsi, Peri, Viti. Ma, soprattutto, c'è da segnalare la presenza di elementi vegetali tipici di molte vallecole della campagna romana: ampie fasce di Canneto, abbondanti macchie di Prugnoli e Rovi, cospicue estensioni di bosco, da quello tipico di zone umide con Salici e Pioppi, a quello mesofilo a caducifoglie, con Roverelle, Olmi (predominanti), Aceri campestri, Robinie. Abbondante vegetazione arbustiva, con Allori, Sambuchi,Biancospini, Fusaggine (o Berrretta da prete), Edera, Rosa canina, Caprifoglio, Pungitopo. Per non parlare, poi, della vegetazione erbacea, con Felce, Ciclamino, Pervinca, Petasite, Cardo, Malva, Borragine, nonché della presenza di numerose specie di Funghi e Muschi.

Circa le presenze animali, si segnalano, tra i Mammiferi, la Volpe, il Riccio, la Talpa e il raro Istrice. Tra gli Uccelli, sia stanziali che di passo, le specie nidificanti più vistose sono il Gheppio, l'Upupa, il Fagiano, il Picchio rosso maggiore, la Civetta e il Barbagianni.e, di passo primaverile, il Gruccione. Numerosissime sono, inoltre, le specie di Passeriformi, come Cince, Merli, Pettirossi, Usignoli, Capinere, Scriccioli, Fringuelli, Verdoni, Cardellini, Codibugnoli, Rampichini, solo per citare le più tipiche e note. Interessante e varia è anche la rappresentanza di Rettili e Insetti.

Tutto ciò evidenzia la sopravvivenza, nell'area in oggetto, di una notevole biodiversità.

2. Attività svolte dall'Associazione "La Vigna" nel Fosso della Cecchignola


Marzo 2005

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI