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Praticamente sconosciuta anche a chi abita a brevissima distanza, la Tenuta della Farnesiana è costituita da circa 70 ettari compresi tra la via Ardeatina e la via Appia Antica. In una estensione così ridotta, tuttavia, è possibile trovare una grande diversità di realtà ambientali e archeologiche. Paesaggisticamente la tenuta della Farnesiana rappresenta una logica continuazione della tenuta di Tor Marancia, dalla quale è separata solo dalla via Ardeatina.
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In età medioevale, la tenuta assunse il nome di Zampa di Bove (per contrapposizione alla vicina Capo di Bove, corrispondente alla tomba di Cecilia Metella) e vi sorgevano ben 5 torri di vedetta, da cui i toponimo "Cinque torri". La principale è quella della Zampa di Bove, crollata solo da qualche decennio.
Nei secoli successivi la tenuta fu dei Farnese, da cui il nome Farnesiana. A quell'epoca risale il bellissimo casale delle Vignazze, che domina l'Ardeatina e la tenuta di Tor Carbone.
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Della notevole copertura arborea che esisteva un tempo nella zona, oggi è rimasto solo il boschetto Farnese (a fianco). Si tratta di un piccolo ma importante lembo di bosco misto, unico nel suo genere nel territorio del Parco dell'Appia. La vegetazione è quella tipica dell'ambiente mediterraneo. Probabilmente artificiale, nel corso dei secoli è stato più volte ceduato, come si può constatare dalla forma dei tronchi. Sono presenti alberi di Leccio (Quercus ilex), Roverella (Quercus pubescens) ed alcune Sughere (Quercus suber). Nel sottobosco il Biancospino (Crataegus monogyna) e la Marruca (Paliurus-spinachristi). Trovandosi al di fuori di attività antropiche, ed essendo fortunatamente poco conosciuto e frequentato, tanto il bosco quanto il sottobosco sono ancora molto ben conservati e mostrano le tracce di un'intensa frequentazione animale.
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Testi a cura di Alessia Bello ed Alessandro Razze - Foto di D.Epifani, M.P. Ferraresi
1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI