PRIMA PROPOSTA DI PIANO DI UTILIZZO
DELLA TENUTA DI TOR MARANCIAINTRODUZIONE
Il WWF ha elaborato una propria proposta iniziale di fruibilità dell'area di Tor Marancia, ed è aperto al contributo di altre associazioni, al fine di raggiungere la formulazione di una proposta unitaria, e per questo rafforzata.
La presente proposta è stata curata da alcuni volontari del Gruppo Attivo Roma XI del WWF, da anni impegnati nella vicenda.
Poiché la battaglia per la difesa dell’area dall’edificazione ha visto una notevole partecipazione dei cittadini, il WWF ritiene che ad essi che bisogna rivolgersi per avere ulteriori indicazioni sulle aspettative di fruizione dell’area. per questo è stato promosso il questionario rivolto ai cittadini. Sono state raccolte circa 300 schede compilate, ed i relativi dati sono stati elaborati.
I risultati più interessanti che sono emersi dai questionari sono stati utilizzati, assieme ai contributi delle altre associazioni, per integrare la proposta già elaborata.
La versione finale della proposta, già presente sulle pagine di questo Sito Internet (clicca qui per scaricare il file Acrobat in cartella zippata: dimensione 866KB), verrà resa pubblica anche presso la sede del Parco dell’Appia Antica, presso l’U R P del Municipio Roma XI e presso la Biblioteca Ostiense.La metodologia di sviluppo del progetto è supportata dalla conoscenza del territorio acquisita in questi anni direttamente sul campo, sia tramite le attività delle visite guidate, sia tramite sopralluoghi e approfondimenti svolti in proprio.
Essa si avvale dei criteri e principi suggeriti dalla normativa sulla V.I.A., e in particolare modo il D.P.C.M. del 27/12/ 1988 che individua le norme tecniche per la Redazione di uno studio di impatto ambientale.
La procedura d’indagine applicata è caratterizzata, in fase iniziale, dalla descrizione dell’ambiente per individuarne il quadro ambientale: sono quindi stati selezionati degli indicatori ambientali cercando poi di ricomporre i contributi settoriali.
A seguito di questa fase introduttiva del lavoro lo studio da noi effettuato ha tentato di effettuare una:- Descrizione del progetto per evidenziare il quadro programmatico e quello progettuale: sono quindi stati analizzati gli obiettivi e gli scopi del progetto con le relative caratteristiche progettuali, dimensionali, localizzative, che troverete descritti nel presente documento.
- Individuazione dei vincoli e dei fattori limitanti (vincoli fisico- naturali e vincoli socio-economici).
Da questa analisi con la metodologia “overlay mapping” è nata la proposta sinteticamente descritta in questa pagina.
Proposta di aree a fruibilità differenziata: tavola di sintesi
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Sono le aree più fragili dal punto
di vista naturalistico, per le quali si prevede una fruizione
cosiddetta guidata che soddisfi la domanda di cultura e l’interesse
storico-naturalistico del pubblico. Sono le aree di maggior pregio che
andrebbero acquisite dalla Pubblica Amministrazione. |
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Si tratta di aree a
prevalente valore e storico-archeologico, che potrebbero
essere fruite con attrezzature minime per
l’accoglienza, la guida e l’informazione dei visitatori. In aggiunta alle opportunità previste per la precedente tipologia, proponiamo la possibilità di praticare attività sportive organizzate di basso impatto ambientale e regolamentate, come gare podistiche e ciclocross (su opportuni percorsi), tiro con l'arco (collocazione appropriata dei bersagli). |
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Le pratiche agricole, che sempre sono state presenti in questo territorio, devono rimanere e devono essere compatibili con il parco e con un'immagine paesaggistica adeguata. Le aree individuate sono quelle sulle quali esistono ancora attività agricole (coltivazione o pascolo). Opportunità di fruizione del paesaggio agricolo storico come testimonianza della presenza dell'uomo che risale a tempi antichissimi; previste le attività agricole e/o pastorali indicate dal Piano di Assetto del Parco. Nei casali localizzati in queste aree (via dei Numisi e collina di piazza Lante) si potrbbero istituire punti vendita dei prodotti agricoli e attrezzature “leggere” per il ristoro. |
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Gli
orti urbani costituiscono una realtà di utilizzo del territorio
totalmente spontanea, con risvolti sociali meritevoli di
considerazione. |
COSì NO! |
![]() COSì FORSE ... |
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La dotazione di verde urbano direttamente fruibile dai cittadini può essere vista come un indicatore della qualità della vita in ambito urbano. Sono le aree che rispondono all’esigenza più immediata di verde per il tempo libero e lo svago, così come realizzato in altre zone del Parco dell’Appia Antiva vicino limitrofe al tessuto urbano. Fruibilità “sociale” dedicata ad ampi strati della cittadinanza: passeggio, pic-nic, attività sportive leggere, feste pubbliche, incontri, concerti, collocazione di stand temporanei. Inoltre questa tipologia di area potrebbe contribuire alla ricucitura dello “strappo” al paesaggio costituito dal fronte urbanizzato. |
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AREE A VERDE ATTREZZATO: AREE PER CANI
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L’interferenza di un cane con gli aspetti naturalistici di un area protetta (marcatura del territorio, scavi nel terreno e scavo di tane, disturbo dei nidi di uccelli, ecc.), con tutto il bene che si può volere a questi simpatici amici, può essere anche rilevante se questo tipo di fruizione non viene regolamentata e controllata. Tuttavia è pur vero che attualmente nel Municipio Roma XI le aree riservate ai cani sono solo due. L’oggettiva carenza di idonee aree attrezzate all’interno del tessuto urbano, suggerisce di dedicare alcuni piccoli spazi a questo tipo di fruizione, d’altronde già abbondantemente in atto nella Tenuta. Fruibilità “sociale” dedicata ai cani che vi possono essere condotti e quindi lasciati liberi, con le limitazioni vigenti nelle altre aree loro dedicate. |
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QUAL'E' LA TUA OPINIONE?
I dati dei 300 questionari compilati durante il sondaggio (proposto da fine febbraio al 5 maggio) sono stati elaborati. é sempre possibile inviare una e-mail con il proprio commento alla proposta del WWF.
1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI