COMUNICATO STAMPA


TOR MARANCIA: IL WWF DICHIARA INCOMPATIBILE AMBIENTALMENTE IL PROGETTO EDIFICATORIO

IL WWF HA PRESENTATO OGGI 4 FEBBRAIO LE SUE OSSERVAZIONI  ALLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE COMMISSIONATO DALLA REGIONE LAZIO
AL CONSORZIO DEI COSTRUTTORI DI TOR MARANCIA

 

Ancora una volta in primo piano, nelle vicende urbanistiche di Roma, la questione dell’edificazione di 2 milioni di metri cubi a Tor Marancia

Lo studio, previsto per legge e affidato dall’Assessorato all’Ambiente della Regione agli stessi costruttori è stato redatto per avallare un’operazione di grande speculazione edilizia e:

1.      
trascura completamente una visione complessiva territoriale non considerando le possibili ricadute di traffico e del conseguente inquinamento sul quadrante sud di Roma

2.       non si pone problemi di continuità ecologica ed inoltre prescinde dal provvedimento di vincolo paesistico emesso dal Ministero dei Beni Culturali ed Ambientali che ancora attende di essere messo a norma e che interessa tutta l’area 

In definitiva si cerca di fornire segnali rassicuranti circa l’attuazione del progetto non solo agli amministratori pubblici ma anche alla popolazione dell’area creando false aspettative di miglioramento e promettendo interventi sulla viabilità già dovuti ai cittadini, a prescindere dal nuovo insediamento.

 

In merito il presidente del WWF Lazio ha dichiarato quanto segue: Il WWF con le osservazioni presentate oggi vuole dimostrare l’assoluta incompatibilità ambientale del progetto edificatorio di Tor Marancia. Inoltre si sottolinea che la maggioranza dei cittadini, le Associazioni Ambientaliste e personalità del mondo della cultura hanno espresso, negli ultimi anni, una totale contrarietà al progetto e la recente vicenda del voto della delibera di iniziativa popolare ha mostrato una lacerazione degli schieramenti politici.

Il nuovo Piano Regolatore di Roma prevede una “alluvione” di cemento con oltre 53 milioni di m3 di nuove edificazioni, andrebbe quindi come minimo bloccato questo vecchio progetto che aggiungerebbe altri milioni di metri cubi per realizzare l’ennesimo quartiere “mostro”.

 

Roma, 4 febbraio 2000                                                                   L’Ufficio Stampa WWF Lazio

 

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