Ulteriori informazioni su S.Urbano


A cura di Fabrizio Quaranta (Comitato per il Parco della Caffarella)

La chiesa di S. Urbano è l'antico tempio romano eretto nel 160 da Erode Attico in memoria della moglie Annia Regilla e dedicato a Cerere, dea dei raccolti (da cui "cereali") e Faustina, moglie dell'imperatore Antonino Pio.   Erode Attico era un personaggio di grandissima importanza in quel periodo: discendente da una antica famiglia greca, fu maestro del futuro imperatore Marco Aurelio, governatore di Asia e Grecia, dove costruì, a sue spese, lo stadio Olimpico e l'Odeon sotto l'Acropoli di Atene.
Il celebre Pago Triopio, tenuta agricola imperiale organizzata in villaggio completamente autonomo e che tante memorie storiche ha lasciato alla Caffarella, fu però ereditato dalla moglie Annia Regilla, discendente di Attilio Regolo, lo sfortunato condottiero romano fatto rotolare a Cartagine in una botte irta di chiodi durante la prima guerra punica nel 255 a.C. Moltissimi reperti archeologici sono stati rinvenuti nell'area del fondo nel corso dei secoli, ora sparsi in vari musei d'Europa.
Il tempio è eccezionalmente conservato sia all'esterno che all'interno: è in laterizio, secondo la raffinata tecnica in uso nel II secolo, salvo le 4 colonne di facciata che sono di marmo proveniente dalle miniere greche di Erode Attico. Lo spazio fra le colonne fu murato nel 1634 sotto il pontificato di Urbano VIII Barberini perché la facciata minacciava di cadere. L'interno conserva gli stucchi originali romani del soffitto che imitano lo schema a cassettoni e su uno dei quali è miracolosamente conservata l'immagine dipinta di una donna romana, forse la stessa Annia Regilla. Anche il ciclo di 34 affreschi sulle pareti è di eccezionale valore perché "firmato" con data del 1011. Addirittura l'affresco che si trova nella cripta è stato attribuito alla pittura bizantina precedente l'anno 1000,  periodi storici di cui, tra l'altro, esistono scarse testimonianze nella nostra città.
Incredibilmente il prestigioso tempio è (ERA) privato, non visitabile all'interno e artificiosamente nascosto all'esterno.

Finalmente S. Urbano alla Caffarella è patrimonio pubblico

Roma, 9 marzo 2002

 

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